UE rafforza coordinamento ferrovie transfrontaliere
Parlamento e Consiglio dell’UE hanno raggiunto un accordo preliminare volto a rafforzare il coordinamento della capacità ferroviaria transfrontaliera, con l’obiettivo di ridurre ritardi e favorire un trasferimento del traffico merci verso la modalità ferroviaria.
Il regolamento stabilisce le condizioni per la pianificazione e l’allocazione della capacità delle infrastrutture ferroviarie nell’UE, con l’intento di ottimizzare l’utilizzo della rete, migliorare il coordinamento oltre confine e aumentare puntualità e affidabilità .
Secondo l’accordo, la pianificazione della capacità ferroviaria sarà suddivisa in tre fasi: pianificazione strategica (ogni cinque anni), programmazione annuale e adattamento. I gestori delle infrastrutture di ciascun Paese continueranno a essere l’ente principale responsabile della gestione della rete, del traffico e dell’assegnazione dei binari disponibili.
La European Network of Infrastructure Managers (ENIM) vedrà accrescere i propri poteri nel coordinamento della capacità e del traffico transfrontaliero attraverso un quadro normativo UE.
Attualmente, lavori di manutenzione non coordinati e la scarsa collaborazione tra i gestori delle infrastrutture provocano congestioni e ritardi alle frontiere interne. Il quadro UE monitorerà inoltre le prestazioni dei gestori per garantire che gli obiettivi siano coerenti con quelli comunitari, compreso il trasferimento modale verso il ferro.
Per migliorare la pianificazione e la distribuzione della capacità , il Parlamento ha rafforzato il ruolo delle imprese ferroviarie, come operatori o fornitori di servizi ferroviari, nei processi decisionali legati alla capacità . Tali soggetti potranno istituire una piattaforma ferroviaria europea a supporto consultivo di ENIM.
Il nuovo regolamento non impedirà agli Stati membri di adottare misure per garantire l’accesso militare alle infrastrutture ferroviarie, comprese modifiche ai piani di capacità o procedure alternative di gestione del traffico, in risposta alle nuove sfide geopolitiche.
Per garantire un utilizzo ottimale delle reti, sono previste sanzioni per gestori o operatori ferroviari che non rispettino i binari assegnati causando impatti significativi sulla rete. L’ammontare delle penalità sarà proporzionato e dissuasivo, tra 1 e 8 euro/km, con possibilità di raddoppio in base all’impatto della modifica. Le eccezioni saranno limitate a circostanze emergenziali o decisioni degli Stati membri dovute a crisi, grave rischio per l’ordine pubblico o la sicurezza.
L’accordo preliminare dovrà ora essere approvato in modo definitivo da Consiglio e Parlamento per entrare in vigore.


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