Il MIT chiarisce regole su carico e scarico merci
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha diffuso la circolare n. 13485, che fornisce chiarimenti interpretativi sull’articolo 4 del decreto-legge 21 maggio 2025, n. 73, dedicato alla disciplina dei tempi di carico e scarico delle merci. Il documento nasce per rispondere alle segnalazioni di criticità arrivate da committenti e autotrasportatori e ha l’obiettivo di rendere uniforme l’applicazione della norma, “introducendo un univoco regime volto a garantire la continuità del servizio di autotrasporto”, come si legge nel testo ministeriale.
La circolare ribadisce che la norma definisce in modo stringente i tempi di attesa e i relativi indennizzi. Il periodo di franchigia è fissato tassativamente in novanta minuti per le operazioni di carico e scarico, mentre l’indennizzo dovuto al vettore per ogni ora o frazione di ora di ritardo oltre tale franchigia è stabilito in cento euro. La stessa somma è prevista anche per il superamento dei tempi contrattuali di carico o scarico, senza ulteriori franchigie. In altre parole, i novanta minuti di franchigia si riferiscono esclusivamente ai tempi di attesa e non includono il tempo materiale delle operazioni. L’indennizzo, inoltre, è dovuto integralmente anche nel caso di ritardi inferiori all’ora, salvo che il ritardo sia imputabile al vettore.
Il MIT sottolinea anche il ruolo centrale del contratto di trasporto, richiamando il decreto legislativo 286 del 2005 che privilegia la forma scritta. È quindi fondamentale che nel contratto siano indicati con precisione il luogo, l’orario e le modalità di svolgimento delle operazioni di carico o scarico, insieme alle procedure di accesso dei veicoli.
La circolare ricorda inoltre che la normativa previgente consentiva deroghe pattizie, possibilità che non è più contemplata nel nuovo testo. Particolare rilievo viene attribuito alla tracciabilità digitale, poiché il vettore può dimostrare l’orario d’arrivo attraverso strumenti elettronici certificati.
Il chiarimento ministeriale è stato accolto positivamente da Assiterminal. Il presidente Tomaso Cognolato ha sottolineato che “la recente nota a firma del Capo Dipartimento del MIT, dott. Riazzola, sull’applicazione delle franchigie e relativi indennizzi a garanzia della continuità del servizio di autotrasporto chiarisce inequivocabilmente che i 90 minuti di franchigia si applicano solo ai tempi di attesa e non comprendono il tempo materiale impiegato per caricare o scaricare la merce, come richiesto e indicato anche da Assiterminal nel corso delle interlocuzioni con il Ministero”.
Negli ultimi mesi alcune associazioni dell’autotrasporto avevano diffuso interpretazioni differenti della norma, generando incertezza e possibili contenziosi. Il settore portuale e logistico, invece, ha cercato di mantenere un approccio collaborativo, concentrandosi sull’efficienza della filiera e sul miglioramento del rapporto tra committenti e vettori.
Sul tema è intervenuto anche il direttore di Assiterminal, Alessandro Ferrari, che ha evidenziato come “la valorizzazione del contratto di trasporto come richiamato dal dlgs 286/2005, da cui l’operatore terminal o impresa portuale è escluso, è un ulteriore elemento di chiarezza; potrebbe essere utile che la Conferenza dei Presidenti delle ADSP potesse valutare una sorta di accordo di programma nazionale che tenda a migliorare, anche attraverso una digitalizzazione uniforme dei PCS, l’efficientamento dei flussi di import-export che transitano dai porti, valorizzando così i processi di digitalizzazione in essere e il dialogo con gli operatori, in primis i terminalisti, ma anche con l’Agenzia delle Dogane”.
Ferrari ha poi aggiunto che restano ancora alcune questioni aperte, come il mancato coinvolgimento del vettore marittimo nel perimetro normativo, nonostante il suo ruolo cruciale nello scarico di grandi volumi di contenitori a terra, e la necessità di chiarire il rapporto tra diritto di rivalsa, port o congestion fee e la regolamentazione delle attese prevista dal decreto infrastrutture. Su questi temi, ha spiegato, Assiterminal ha richiesto un parere legale da mettere a disposizione dei propri associati.


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