Assomarinas impugna il Decreto Infrastrutture
Dalla Conferenza mondiale dei porti turistici di Icomia, svoltasi nei giorni scorsi all’Arsenale di Venezia e destinata a proseguire con la prossima edizione a Shanghai, è arrivato un messaggio chiaro: occorre agire in modo unito e coeso a livello globale per affermare la dignità e l’importanza dei servizi offerti dalle imprese portuali turistiche al turismo nautico internazionale, garantendo condizioni migliori per lo sviluppo degli investimenti.
Proprio alla luce di queste considerazioni, e con l’obiettivo di tutelare il comparto e favorire la crescita stabile delle attività del settore, Assomarinas ha annunciato la presentazione di un nuovo ricorso al Tar del Lazio sul tema dell’adeguamento Istat dei canoni demaniali 2023.
Una precedente sentenza del Tar aveva dichiarato illegittimo tale adeguamento, ma il Governo – tramite una disposizione inserita nel recente Decreto Infrastrutture – ha tentato di reintrodurlo.
“L’esagerato incremento del 25% del 2023 – dichiara Roberto Perocchio, presidente di Assomarinas e rappresentante di settore in Confindustria Nautica – si riflette a cascata anche sugli anni successivi, e va sanato. La norma del ‘Decreto Infrastrutture’ che cerca di preservarlo è illegittima, in quanto norma interpretativa di tipo retroattivo, e va quindi contrastata per rivendicare la dignità del nostro lavoro, che ad ogni stagione deve confrontarsi con moltissimi rischi e che non può essere sottoposto a continue vessazioni.”
Perocchio ha inoltre sottolineato che “le stesse considerazioni valgono anche per l’ulteriore incremento collaterale del 10%, che era stato previsto per altre categorie di concessioni e che non può essere applicato al nostro comparto”.
“Provvederemo, pertanto – conclude – ad impugnare il Decreto Ministeriale, in corso di pubblicazione, che mira ad attuare tali incrementi.”
Il nuovo ricorso conferma la linea di fermezza di Assomarinas nel difendere la sostenibilità economica delle imprese concessionarie e nel promuovere una cornice normativa stabile, capace di sostenere gli investimenti nei porti turistici italiani in un contesto di competizione internazionale sempre più intensa.