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Export BBF, la nautica tra i settori trainanti

 

Export BBF, la nautica tra i settori trainanti

Confindustria Nautica ha partecipato alla presentazione a Rio De Janeiro (Brasile) della 13ª edizione del rapporto Esportare la Dolce Vita, realizzato dal Centro Studi di Confindustria in collaborazione con SACE e con il sostegno di Confindustria Nautica, ANFAO, Confindustria Accessori Moda, Confindustria Moda, Federalimentare e FederlegnoArredo. L’analisi individua nel Made in Italy di qualità la leva più solida per rafforzare la presenza del Paese nel mondo, attraverso partnership economiche e culturali di lungo periodo. Il cuore dello studio è rappresentato dal concetto di “Bello e Ben Fatto” (BBF), storicamente fondato sulle “3F” – Fashion, Food, Furniture – a cui si aggiunge la nautica, considerata una vetrina privilegiata per molti comparti del BBF. Fabio Planamente, Vice Presidente di Confindustria Nautica, presente a San Paolo e Rio de Janeiro come testimonial della nautica da diporto, ha dichiarato: «Il Made in Italy nella nautica si distingue per la capacità di coniugare design, stile e cura del dettaglio, in un equilibrio perfetto tra estetica e funzionalità. I nostri clienti percepiscono questo valore come qualcosa di unico e non replicabile: non si tratta solo di costruire un’imbarcazione, ma di trasmettere una cultura, un approccio artigianale che riflette la tradizione e l’eccellenza industriale italiane. Le imbarcazioni italiane incarnano in modo autentico il concetto di “Dolce Vita”, un ideale di stile e qualità che continua a ispirare e affascinare non solo il Brasile, ma tutto il mondo». Il rapporto analizza l’andamento delle esportazioni italiane di prodotti BBF nel triennio 2023-2025, un periodo segnato da significative criticità ma anche da segnali di riorientamento della domanda internazionale. Tra i settori trainanti emergono la nautica e il comparto chimico, farmaceutico e cosmetico, con la nautica che conferma una traiettoria espansiva ininterrotta, registrando tassi di crescita a doppia cifra per tre anni consecutivi. In un contesto globale caratterizzato da instabilità e nuovi blocchi geopolitici, l’export resta la chiave per la crescita dell’Italia. Con oltre 170 miliardi di euro di beni ad alto valore simbolico e identitario, il Made in Italy continua a distinguersi per la capacità di fondere artigianalità, innovazione e sostenibilità, offrendo non solo prodotti ma contenuti culturali e relazioni di fiducia. La ricerca stima un potenziale aggiuntivo di 27,6 miliardi di euro di export BBF, di cui 19,4 miliardi nei mercati maturi e 8,2 miliardi nei mercati emergenti. Tra i mercati maturi figurano Stati Uniti, Germania, Francia, Regno Unito e Spagna, mentre tra quelli emergenti i principali sono Cina, Emirati Arabi Uniti e Turchia, con settori trainanti come alimentari, moda, arredo e gioielleria. Un confronto tra Italia, Francia e Germania nel primo trimestre del 2025 evidenzia la posizione di leadership dell’Italia nei comparti della nautica (+26,7%) e della chimica, farmaceutica e cosmetica (+9,8%), superando nettamente i concorrenti europei. Buoni segnali emergono anche dalla pellicceria (+3,7%), pur in un contesto di forte volatilità e con performance inferiori al rimbalzo francese (+37,3%). Nell’area America Latina e Caraibi, l’export BBF italiano ha registrato una crescita media del 10% annuo tra il 2018 e il 2024, sostenuta da una crescente domanda di competenze, creatività e sostenibilità. Le comunità di origine italiana rappresentano un ponte naturale per relazioni fondate su bellezza, qualità e innovazione responsabile. L’accordo tra Unione Europea e Mercosur, siglato nel dicembre 2024 e approvato dalla Commissione europea, apre una nuova stagione di scambi con 4 miliardi di euro di dazi in meno, 57 indicazioni geografiche italiane tutelate e oltre 1.400 imprese italiane già attive nell’area. La piena attuazione dell’intesa potrebbe generare oltre 1,1 miliardi di euro di export aggiuntivo verso i Paesi Mercosur, oltre ai 7,4 miliardi già realizzati nel 2024, rappresentando un’opportunità commerciale e industriale per costruire catene del valore più integrate e sostenibili tra Europa e America Latina. Barbara Cimmino, Vice Presidente per l’Export e l’Attrazione degli investimenti di Confindustria, ha dichiarato: «Il rafforzamento del Made in Italy passa da una strategia di apertura e non di chiusura del commercio. L’accordo con il Mercosur è un banco di prova per la capacità dell’Europa di agire come potenza economica globale e per l’Italia di promuovere relazioni basate su scambi reciproci e crescita condivisa». All’interno del perimetro del BBF, la nautica si conferma tra i comparti di punta, insieme a occhialeria e gioielleria-oreficeria. Nel mercato ALC, l’Italia detiene al 2023 una quota di mercato del 15,5% nella nautica, del 26,6% nell’occhialeria e del 29,4% nella gioielleria-oreficeria. Questi comparti rappresentano oltre la metà del totale italiano esportato nell’area, confermando il ruolo strategico della nautica italiana nel panorama del Bello e Ben Fatto e il suo contributo alla crescita globale del Made in Italy.
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